Muro | 2008
Muro,
2008
cm 85 x 220 circa
Foto: Gianmaria Giorgi
Il muro è costruito riempiendo fino a saturazione con delle spugnette da cucina un nastro d’acciaio flessibile, che rigirato tre volte su se stesso, s’adagia nella forma che appare. Piccoli oggetti che puliscono e curano le cose a cui teniamo diventano elementi che richiedono una nuova attenzione. Da strumenti che puliscono le superfici fino a farle brillare si trasformano essi stessi in superficie luminosa.
Muro,
2008
cm 258 x 150 di diametro
Arteimpresa, Premio Arteimpresa, Fondazione Famiglia Legler, Brembate Sopra (BG)
Installazione di 360 mattoni piegati in plexiglass, vuoti e apribili. I mattoni impilati e non fissati costruiscono un muro circolare con due aperture: una impossibile da attraversare, mentre l'altra appena attraversabile.
Muro,
2008
(Wall)
(Photo on PVC)
cm 600 x 350
Muro,
2008
(Wall)
(Polystyrene balls, tinfoil)
dimensioni variabili
MAMAC - Musée d'Art Moderne et d'Art Contemporain, Nizza
Muro,
2008
(Wall)
(Tinfoil, polystyrene)
dimensioni variabili
- Viaggio leggero. Niente da perdere , Chiesa di S. Paolo, Modena
Muro,
2008
(Action. Wooden Wall 420 cm x 250 cm.)
Foto: Alessandro Zambianchi
One person holds up a wall that would otherwise fall. The work plays on the attempt to achieve stability by pushing one’s strength to the limit: the potential energy remains in its potential state,. The work addresses the act of one body preventing an irreversible fall by trying to maintain an uncomfortable equilibrium.